Respect Equality. Agire per un futuro senza violenza sulle donne

Rete Formazione Violenza Donne Migranti Rifugiate

Ottobre 2022 – Settembre 2023

Il progetto intende promuovere e diffondere la cultura della parità di genere tra uomini e donne quale strumento fondamentale per prevenire il fenomeno della violenza maschile contro le donne. Attraverso il progetto si intende programmare e organizzare su tutto il territorio provinciale iniziative di sensibilizzazione e comunicazione rivolte alla cittadinanza, interventi di prevenzione dedicati a giovani studenti e studentesse e percorsi di formazione che coinvolgono i diversi professionisti che a vario titolo incontrano donne vittime di violenza.

Le azioni progettuali previste:

  • Interventi di prevenzione rivolti ai giovani e alle giovani del territorio si in contesti scolastici che extrascolastici (gruppi sportivi, gruppi ricreativi…)
  • Campagne di sensibilizzazione attraverso la diffusione di messaggi di contrasto della violenza di genere per sensibilizzare l’opinione pubblica e per accrescerne la consapevolezza rispetto al fenomeno della violenza degli uomini contro le donne, anche al fine di promuovere una corretta cultura della relazione uomo-donna in ogni età.
  • Campagne di sensibilizzazione e informazione sul tema della violenza di genere e in particolare di quella economica rivolte ad aziende e realtà produttive del territorio anche attraverso la collaborazione con le associazioni di categoria.
  • Incontri formativi sul tema della violenza di genere rivolti a diverse figure professionali.

Le campagne di sensibilizzazione del progetto (azione 2 – obiettivo 2)

L’Associazione Belluno-DONNA promuove attraverso le vignette di Stefania Spanò, in arte Anarkikka, una riflessione sull’uso delle parole e degli stereotipi di genere che contribuiscono a legittimare molestie e altri atti violenti contro le donne.
Le campagne di sensibilizzazione e comunicazione ideate nascono da 4 presupposti fondamentali:

    1. Dai dati emersi dal modulo sugli stereotipi sui ruoli di genere e l’immagine sociale della violenza realizzato dall’Istat all’interno di un Accordo di collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio emerge che il 54,6% della popolazione è d’accordo o abbastanza d’accordo con almeno uno degli stereotipi sulla violenza sessuale. Persiste il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita. Il 39,3% della popolazione ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole. Il 23,9% degli intervistati pensa che le donne possano provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire. Il 15,1%, inoltre, è dell’opinione che una donna che subisce violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile.
    2. La priorità 1.1 dell’Asse Prevenzione del “PIANO STRATEGICO NAZIONALE SULLA VIOLENZA MASCHILE CONTRO LE DONNE 2021-2023” presentato dal Dipartimento per le Pari Opportunità promuove la programmazione di azioni di sensibilizzazione e comunicazione, nonché di interventi educativi, tesi alla prevenzione del fenomeno della violenza di genere attraverso il contrasto degli stereotipi di genere, la promozione di una cultura del rispetto tra uomo e donna e la stigmatizzazione della violenza di genere con particolare riferimento ai modelli sociali.
      Incoraggia ad aumentare il livello di consapevolezza nella pubblica opinione e nel sistema educativo e formativo sulle radici strutturali, sulle cause e sulle conseguenze della violenza maschile sulle donne e promuovere la destrutturazione degli stereotipi alla base della violenza.
    3. Il Rapporto di Valutazione (di Base) del GREVIO sulle misure, legislative e di altra natura, da adottare per dare efficacia alle disposizioni della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) afferma al punto 87 che “Nonostante le misure adottate dalle autorità per sradicare i pregiudizi e gli atteggiamenti che favoriscono la disparità di genere e alimentano la violenza contro le donne, gli stereotipi di genere negativi rimangono una problematica in Italia.”; al punto 88 riporta che “Sulla base della Raccomandazione CM/Rec(2019) recentemente emessa dal Comitato dei Ministri nei confronti degli Stati Membri in materia di prevenzione e lotta al sessismo, il GREVIO esorta vivamente le autorità italiane ad attuare misure propositive e durature per promuovere cambiamenti nei modelli sociali e culturali di comportamento sessista, specialmente di uomini e ragazzi, basati sull’idea di inferiorità delle donne.”

 

  1. La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica – Istanbul, 11 maggio 2011 cita quanto segue:
    • Capitolo III – Prevenzione, Articolo 12 – Obblighi generali, paragrafo 1
    Le Parti adottano le misure necessarie per promuovere i cambiamenti nei comportamenti socioculturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull’idea dell’inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini.
    • Capitolo III, Articolo 13 – Sensibilizzazione, paragrafo 1
    Le Parti promuovono o mettono in atto, regolarmente e a ogni livello, delle campagne o dei programmi di sensibilizzazione, ivi compreso in cooperazione con le istituzioni nazionali per i diritti umani e gli organismi competenti in materia di uguaglianza, la società civile e le ONG, tra cui in particolare le organizzazioni femminili, se necessario, per aumentare la consapevolezza e la comprensione da parte del vasto pubblico delle varie manifestazioni di tutte le forme di violenza oggetto della presente Convenzione e delle loro conseguenze sui bambini, nonché della necessità di prevenirle.

Per tali ragioni l’Associazione Belluno-DONNA sceglie di comunicare attraverso immagini e frasi che riportano luoghi comuni e stereotipi al fine di promuovere un cambiamento culturale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne. Trattasi di un’azione sussidiaria ed a sistema anche con altri contributi regionali e ministeriali in materia di contrasto alla violenza di genere.

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