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Manuale teorico/pratico per il contrasto alla violenza sulle donne migranti

L’Associazione Belluno-DONNA è lieta di comunicare e così diffondere la versione aggiornata in formato digitale del Manuale teorico/pratico per il contrasto alla violenza sulle donne migranti, realizzato dall’Associazione Belluno-DONNA e sostenuto dal Centro di Servizio per il Volontariato, all’interno del progetto “Rete formazione violenza donne migranti e rifugiate”. È possibile scaricare il Manuale al seguente link: https://www.bellunodonna.it/cosa-facciamo/accoglienza/donne-migranti-rifugiate/
Questo Manuale è stato realizzato con l’obiettivo di essere uno strumento pratico e utile nel lavoro quotidiano per operatori e operatrici delle diverse realtà che a vario titolo entrano in contatto con donne migranti e tratta le seguenti tematiche:
– fenomeno della violenza di genere;
– tratta e/o grave sfruttamento degli esseri umani;
– elementi del Codice penale e del quadro normativo nazionale sulla violenza di genere;
– mediazione linguistico culturale;
– cenni storici sull’immigrazione e la situazione in Veneto;
– mutilazioni genitali femminili;
– cornice giuridica italiana in materia di immigrazione e asilo.
Inoltre, il Manuale contiene nel suo interno contatti delle diverse realtà che operano nell’ambito della migrazione in Provincia di Belluno.
I contenuti delle tematiche sopracitate sono stati redatti da esperti ed esperte dei vari settori e la prima pubblicazione del Manuale risale a giugno 2020.

I femminicidi non sono un’emergenza (c.s. da IRIS)

Smettiamo di considerare i femminicidi “un’emergenza”, i numeri sono pressoché uguali da dieci anni!

I femminicidi vanno invece considerati come un fenomeno strutturale, da contrastare con politiche sociali ed economiche corrette, investendo concretamente sulla prevenzione più che sulla “punizione” che purtroppo risulta spesso inefficace e tardiva.
Dal nostro osservatorio, in prima linea e a stretto contatto quotidiano, con centinaia di donne che ci raccontano le loro vite attraversate dalla violenza maschile, possiamo dire con certezza che non si sta facendo abbastanza. Le donne continuano a venire uccise da uomini che non sono stati fermati, ma anzi riabilitati come cittadini e come padri, anche continuando a manifestare condotte violente o sottraendosi agli obblighi di legge, come per esempio il pagamento del mantenimento per i figli e figlie.

Pensiamo che sia fondamentale un intervento integrato e multilivello attraverso politiche pubbliche davvero efficaci per prevenire ciò che adesso non possiamo far altro che contenere. È inutile continuare a stupirsi che le donne muoiano, quando da anni come Centri antiviolenza chiediamo che ci sia una risposta più veloce per quanto riguarda i procedimenti sia in sede penale sia civile, e la formazione di quanti operano nella giustizia e nei servizi preposti alla tutela e protezione delle donne.
Serve un cambio di passo, serve che a partire dalle Istituzioni si cominci a pensare che un grande investimento sia fatto nella prevenzione e formazione, uscendo dalla convinzione che aumentare le pene o lavorare con il maltrattante sia l’unica soluzione.
È anche per questo che riteniamo giusto rendere noto e sottolineare come nel riparto dei fondi della Legge 119 da parte della Regione del Veneto ci sia un evidente squilibrio tra Centri Antiviolenza e Centri per Autori: è certamente importante agire anche su chi ha la responsabilità del maltrattamento ma crediamo che tale ripartizione penalizzi i Centri antiviolenza e non tenga conto della mole e dell’importanza del lavoro svolto dai nostri Centri.
Un lavoro che, lo ricordiamo, può fare la differenza tra una nuova vita e un posto vuoto.

Non riteniamo quindi equo che Centri per Autori ricevano 30mila euro a fronte dei 29mila destinati ai Centri antiviolenza. Emerge dagli stessi dati dei report regionali un evidente squilibrio nei numeri delle prese in carico: 248 uomini nei centri per autori di violenza contro le più di 3mila donne accolte dai Centri antiviolenza.
Anche il finanziamento previsto per le attività di sensibilizzazione nelle scuole, non è proporzionato all’impegno e alla preparazione necessari alla realizzazione dei percorsi. È certamente positivo che ci sia il coinvolgimento e il riconoscimento dei Centri Antiviolenza per le competenze ed esperienze di cui sono portatori, però le risorse economiche destinate non sono proporzionate all’impegno e alla preparazione necessari alla realizzazione di progetti di prevenzione e informazione rivolte ai/alle giovani.
C’è bisogno di una vera presa di coscienza e di un impegno sinergico di tutti i soggetti coinvolti nonché di un’assegnazione più precisa e consapevole dei fondi pubblici, per favorire davvero il contrasto della violenza di genere.

Il Coordinamento Iris è formato da 7 associazioni di donne che promuovono e gestiscono 13 Centri antiviolenza, su 26 presenti nella Regione Veneto, e 7 Case rifugio. Ne fanno parte:
Spazio Donna – Bassano
BellunoDonna – Belluno
Cooperativa Iside – Mestre
Centro Veneto Progetti Donna – Padova
Telefono Rosa – Treviso
Telefono Rosa – Verona
Donna Chiama Donna – Vicenza

Incontro a Farra d’Alpago sulla violenza di genere

Venerdì 13 maggio 2022, alle ore 20, nella sala parrocchiale a Farra d’Alpago.
Incontro pubblico “Il contrasto alla violenza di genere e ai maltrattamenti in famiglia“.
Interventi di Giulia Micheluzzi (Belluno-DONNA) e di Roberta Gallego (magistrata).
Modera Alessandra Taddei (avvocata).

Per altri dettagli, vedi locandina: locandina_farra_mag22.pdf

VIOLENZA NON È AMORE, vediamoci chiaro

vedi locandina evento

vedi locandina evento

Giovedì 7 aprile 2022, alle ore 20:30, presso la ex Scuola Elementare di Arten (Comune di Fonzaso, BL).

Saper riconoscere i comportamenti di violenza è fondamentale per vivere relazioni sane e per prendersi cura di sé. Ciò è importante quanto il conoscere sul territorio i servizi a cui rivolgersi in caso di necessità. Con la collaborazione dell’Associazione Belluno-DONNA, la psicologa Carolina Giacomel condividerà nozioni sulla violenza di genere e i diversi modi in cui può essere declinata, le pari opportunità e gli stereotipi di genere.

Iscrizioni al link: https://dolomitihub.it/violenza-non-e-amore/

Dati statistici fino al 31/12/2021

Sono online i dati statistici sulle attività svolte dall’Associazione Belluno-Donna nel periodo 2004 (anno di apertura) al 31 dicembre 2021. Li trovate a partire dalla nostra home page (in alto a destra “Dati statistici”) o cliccando sul grafico qui di seguito o qui: https://www.bellunodonna.it/dati-statistici/ Queste statistiche sono fondamentali per comprendere la situazione sul nostro territorio.

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