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c.s. “La violenza per molte donne è pane quotidiano”

Ideata dall’Associazione Belluno-DONNA Onlus e realizzata con la collaborazione di APPIA C.N.A. di Belluno e del Gruppo Provinciale Panificatori di Confcommercio Belluno,
la campagna “LA VIOLENZA PER MOLTE DONNE È PANE QUOTIDIANO” in essere in questi giorni in provincia. Il progetto si propone di raggiungere, a mezzo della distribuzione di sacchetti di carta firmati Belluno-DONNA Onlus, quante più donne della Provincia di Belluno che subiscono violenze in ambito domestico o azioni di stalking.
30.000 i sacchetti di carta a uso alimentare che consentiranno la circolazione e la diffusione del messaggio che l’associazione si impegna a portare costantemente all’attenzione pubblica attraverso l’azione di informazione e sensibilizzazione sul tema della violenza maschile contro le donne.
Coinvolti implicitamente anche tutti i panifici e le rivendite di pane della provincia che veicoleranno in modo pratico, somministrando i sacchetti con i loro prodotti da forno, le informazioni – numeri di riferimento e orari- per prendere contatto con gli sportelli del centro antiviolenza dislocati lungo la Valbelluna: Ponte nelle Alpi, Belluno, Sedico e Feltre.
Abbiamo accolto la riproposizione dell’iniziativa promossa dal Centro Antiviolenza Belluno-Donna con favore, sostenendola con la partecipazione dei Panificatori e con la promozione del Comitato Impresa Donna, che rappresenta le imprese al femminile della nostra Associazione. – aggiunge Cristian Sacchet vice Direttore dell’APPIA – Le imprese confermano, ancora una volta, l’intrinseca predisposizione degli artigiani verso la sostenibilità sociale, che è spesso propria delle stesse attività di Mestiere e che in questa e altre iniziative coinvolge direttamente buona parte della nostra Associazione.
L’associazione Belluno-DONNA gestisce il Centro Antiviolenza, un luogo dove convivono assieme il progetto politico di cambiamento culturale e una pratica di ascolto, supporto e accoglienza delle donne che subiscono violenza.
La violenza per molte donne è pane quotidiano”. Così come il pane, ci riguarda tutti.

Dati statistici fino al 31/12/2020

Sono online i dati statistici sulle attività svolte dall’Associazione Belluno-Donna nel periodo 2004 (anno di apertura) al 31 dicembre 2020. Li trovate a partire dalla nostra home page (in alto a destra) o cliccando sul grafico qui di seguito o qui: https://www.bellunodonna.it/dati-statistici/ Queste statistiche sono fondamentali per comprendere la situazione sul nostro territorio.

 

Panchina rossa ad Arsié

Auser volontariato di Arsié, con Belluno-Donna e il Comune di Arsié, per la giornata della donna, poseranno una panchina rossa in piazza Guglielmo Marconi, sabato 6 marzo 2021, alle ore 10.30, come simbolo per ricordare le troppe donne ancora vittime di femminicidi e abusi anche nella nostra Provincia.

c.s. da Iris su Donazzan

COMUNICATO STAMPA

Il coordinamento Iris dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio del Veneto ritiene inopportuna la permanenza dell’Assessora Donazzan nella Giunta regionale.
Ricordiamo che tra le deleghe attribuite a Donazzan c’è anche quella alle Pari opportunità tra uomini e donne.
Ci sembra che una rappresentante istituzionale che, seppur per scherzo, intona una canzone, Faccetta nera, che ricorda uno dei periodi più bui della storia italiana, in cui le donne non avevano alcun diritto ed erano considerate ‘angeli del focolare’ se italiane, o schiave sessuali se minorenni e abitanti delle colonie, non possa essere una voce autorevole nel promuovere politiche che mirano alla protezione dei diritti delle donne e al raggiungimento delle pari opportunità.
Chiediamo al Presidente Zaia, da sempre attento a queste tematiche, una presa di posizione forte, e coerente con i principi sanciti dallo Statuto della Regione del Veneto e dalla nostra Costituzione.

Belluno-DONNA
Cooperativa Iside – Venezia Mestre
Centro Veneto Progetti Donna – Padova
Spazio Donna – Bassano
Donna Chiama Donna – Vicenza
Telefono Rosa Verona
Telefono Rosa Treviso

Step 4 Young: conoscere per riconoscere

Step 4 Young - linee guida breviNell’ambito del progetto “Step 4 Young: conoscere per riconoscere” pubblichiamo le Linee guida sull’uso consapevole del mezzo digitale: dalla diffusione di immagini sessualmente esplicite al cyberbullismo di genere, uno strumento utile a chiarire qualche definizione e avere le idee più chiare sulle conseguenze di alcune condotte online.

I mezzi digitali hanno dispiegato opportunità un tempo inimmaginabili, consentendo lo scambio di informazioni e idee, permettendo la condivisione di risorse educative e professionali su ampia scala, aumentando la partecipazione civile e politica, creando comunità di persone e favorendo lo scambio di esperienze e risorse personali. Lo spazio digitale è a tutti gli effetti uno spazio sociale: crea opportunità e, d’altra parte, può essere un luogo di degenerazione delle relazioni sociali.

Gli spazi digitali, dunque, sono divenuti terreno di nuove forme di illecito, contraddistinte da una potenzialità lesiva molto alta se solo si pensa a quale velocità e con quale facilità contenuti dannosi possano giungere ad una diffusione pressoché illimitata, fino a divenire talvolta virali. Il problema della diffusione di contenuti lesivi dell’altrui reputazione, immagine, privacy, libertà morale è, peraltro, in crescita esponenziale.

Dati recenti riportano come su Telegram nel 2020, da maggio a novembre, i gruppi dedicati allo scambio di materiale fotografico e/o video con contenuti intimi e sessualmente espliciti relativi a partner, ex partner, parenti, amiche, talvolta fornendo persino numeri di telefono, indirizzi, contatti, profili social delle donne inconsapevolmente finite su tali canali, e dedicati allo scambio di materiale pedopornografico, siano triplicati.

Step 4 Young: conoscere per riconoscere è un progetto di prevenzione e contrasto alla violenza di genere il cui obiettivo generale è favorire la costruzione di relazioni positive basate sul riconoscimento della diversità di genere e sulla consapevolezza e la valorizzazione delle differenze tra i sessi, affinché si instaurino relazioni libere dalla violenza attraverso la promozione di una cultura della non violenza. Questo progetto è finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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